Codice tributo 3805: ecco a che serve, chi lo può usare e in che modo

codice tributo 3805

Per poter provvedere al versamento dei tributi, i contribuenti possono ricorrere al modello F24. Tramite questo strumento, una volta indicati importi e relativi codici identificativi dei vari tributi, possono quindi regolarizzare la loro posizione con il fisco. Per ogni tipo di tributo è quindi presente un determinato codice che ne identifica la natura. Nel caso del codice tributo 3805, si tratta di un codice utilizzato per specificare il pagamento rateizzato dell’IRAP. Ecco tutto quello che bisogna sapere su questo codice identificativo e su cos’è l’IRAP.

IRAP: che cos’è?

Dal momento che il codice tributo 3805 è strettamente collegato all’imposta IRAP, prima di approfondire come si utilizza all’interno del modello F24 vale la pena soffermarsi sulla natura di questo tributo. L’acronimo IRAP, in primo luogo, sta per Imposta Regionale sulle Attività Produttive, così come definita nel Decreto Legislativo n. 446/1997. L’IRAP è quindi una tassa sul valore della produzione, ovvero sul guadagno netto dell’impresa, cioè la differenza tra il ricavato complessivo annuale e i principali costi di gestione. Deve essere versata con frequenza annuale alla propria regione di appartenenza e si basa sul reddito percepito nell’anno precedente a quello del versamento. Le somme ricavate a fronte del versamento dell’IRAP da parte dei soggetti sottoposti è finalizzata al finanziamento dei servizi sanitari pubblici.

Per calcolare l’importo dell’IRAP è utilizzato l’imponibile, ovvero ciò che si ricava sottraendo al ricavato dell’impresa i costi sostenuti per la produzione. Alcune spese, però, non possono essere detratte. Parliamo per esempio delle spese legate al costo del personale (stipendi dei dipendenti). L’aliquota IRAP è generalmente pari al 3,90% ma, essendo un’imposta regionale, le Regioni possono di volta in volta stabilire aliquote diverse con un margine di autonomia di 0,92 punti percentuale in più o in meno.

Infine, nel caso di alcune categorie di soggetti passivi, l’aliquota IRAP può essere differente. È questo il caso per esempio di:

  • banche ed altri intermediari finanziari (aliquota IRAP del 4,65%)
  • imprese di assicurazione (aliquota IRAP al 5,90%)
  • amministrazioni pubbliche (aliquota IRAP pari a 8,50%)

Chi deve pagare l’IRAP?

Si tratta quindi di una imposta che interessa chi svolge una attività produttiva, quindi diverse categorie di professionisti (liberi professionisti) e titolari di attività imprenditoriali. Affinché queste categorie siano però sottoposte al pagamento dell’IRAP, devono svolgere attività produttiva in maniera continua ed abituale e con l’ausilio di un apparato organizzativo, quali per esempio dipendenti e collaboratori. Nello specifico, sono obbligati al versamento dell’IRAP:

  • società per azioni, le società cooperative e di mutua assicurazione, con sede legale in Italia;
  • società di persone;
  • imprenditori commerciali e ditte individuali;
  • professionisti ed artisti, quando si avvalgono di collaboratori che partecipano all’attività produttiva;
  • amministrazioni ed enti pubblici.

A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità del 2016, però, sono state introdotte delle esenzioni. Nello specifico, non sono sottoposte al versamento dell’IRAP le imprese di cui sopra contribuenti settore agricolo e pesca.

In conclusione, sono sottoposti al versamento di questo tributo le società, i liberi professionisti e gli imprenditori che svolgono la loro attività in modo continuativo e che si avvalgono di collaboratori. Al contrario, i professionisti che esercitano la propria attività in maniera individuale, con un’organizzazione personale del lavoro, sono esonerati da tale obbligo.

Codice tributo 3805: come si paga?

Veniamo quindi al codice tributo 3805, ovvero al codice che si utilizza nel versamento con il modello F24 degli interessi per il pagamento rateizzato dell’Irap. Per quanto riguarda il pagamento, in primo luogo è importante specificare che il 60% dell’acconto IRAP deve essere versato entro il 16 giugno, così come la liquidazione del saldo. Il saldo, però, può essere rinviato fino al 16 luglio, con una maggiorazione di interessi verso il Fisco pari allo 0,4%. La restante percentuale dell’acconto deve essere poi versato entro il 30 novembre.

Il versamento del primo acconto, al contrario del secondo, può essere rateizzato in sei pagamenti frazionati al livello mensile che devono concludersi entro il mese di novembre. Su ogni rata è applicato un tasso d’interesse pari allo 0,5%. Qui torna utile quindi il codice tributo 3805, dal momento che deve essere utilizzato proprio per indicare il pagamento di tale tasso di interesse. Il tasso di interesse (0,5%) deve essere infatti pagato separatamente rispetto all’importo della rata dell’IRAP.

Quando si andrà a compilare il modello F24 per il versamento delle rate del primo acconto deve essere quindi inserito il codice tributo 3805 per indicare gli interessi sulla rata del primo acconto oltre che, ovviamente, il codice relativo al numero della rata. Per esempio, nel caso di pagamento della seconda rata, il codice da utilizzare sarà 0206, per la terza 0306 e così via fino a 0606.

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