Voucher digitalizzazione 2018: si può ancora accedere ad esso e come funziona?

Voucher digitalizzazione 2018

In attesa che venga riconfermato anche per il 2022, affrontiamo il tema relativo al voucher digitalizzazione 2018. Questa forma di agevolazione è stata pensata appositamente per le piccole, medio e micro imprese italiane. Il suo scopo è, come lascia intuire il nome stesso, quello di permettere alle imprese di operare interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Ciò nell’ottica di migliorare la competitività sul mercato e permettere una maggiore presenza nel mondo digitale e, di conseguenza, un migliore sviluppo. Ma in che cosa consiste questo voucher e a quanto ammonta? Come doveva essere presentata la domanda?

Voucher digitalizzazione 2018: che cos’è?

Nel corso del 2014 ha trovato applicazione, tramite il decreto interministeriale 23 settembre 2014, una misura studiata per favorire la digitalizzazione delle aziende. Si trattava del cosiddetto voucher digitalizzazione 2018. Tramite questa misura agevolativa, micro, piccole e medie imprese potevano beneficiare di un contributo, erogato sotto forma di voucher. Questo voucher poteva quindi essere adoperato per finanziare interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

In concreto, questa misura agevolativa permetteva alle piccole, medio e micro imprese di usufruire di un voucher di un valore massimo di 10 mila euro nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.

Nello specifico, il voucher digitalizzazione 2018 era utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici finalizzati a:

  • migliorare l’efficienza aziendale;
  • modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione)

Come doveva essere presentata la domanda?

Come detto, il voucher digitalizzazione 2018 era finalizzato all’ammodernamento dal punto di vista tecnologico di piccole, medio e micro imprese. Per poterne usufruire era però previsto uno specifico iter. In primo luogo, tutti gli acquisti effettuati con tali scopi doveva essere successivi alla pubblicazione sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher digitalizzazione 2018. A sua volta, questo provvedimento cumulativo era adottato su base regionale e doveva perciò stesso fare riferimento a quanto riportato per ogni singola regione.

Per presentare le domande di accesso al voucher digitalizzazione 2018, le imprese dovevano seguite una particolare procedura informatica. Nello specifico, dovevano accedere alla sezione “Accoglienza Istanze” e cliccare sulla voce “Voucher per la digitalizzazione”. Le domande potevano essere inoltrate a partire dalle ore 10.00 del 30 Gennaio 2018 e fino al termine ultimo delle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Successivamente, però, il termine ultimo per la presentazione delle domande fu posticipato alle ore 17.00 del 12 febbraio 2018.

Modifiche del voucher digitalizzazione 2018

Le domande di accesso al voucher digitalizzazione 2018 che pervennero al Ministero dello Sviluppo Economico, però, furono ben superiori rispetto alle effettive risorse disponibili. Per questo motivo in un secondo momento il Ministero si vide costretto a ripartire le risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ogni impresa che ne poteva beneficiare.

L’amministrazione dei voucher fu poi nuovamente modificata. In più, fu prorogato il termine per l’ultimazione delle spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico prima al 31 gennaio 2019, poi ancora al 14 marzo 2019. In questo modo il Ministero poteva beneficiare di un maggior tempo per valutare le comunicazioni ed effettuare i conseguenti adempimenti.

Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, in ogni caso, sono pubblicati (e sono ancora rinvenibili) gli elenchi relativi alle imprese assegnatarie delle agevolazioni e a quelle per le quali non vi era corrispondenza fra gli aiuti de minimis dichiarati in sede di domanda e quelli registrati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato. Infine, sono presenti gli elenchi delle imprese per le quali la dichiarazione relativa decreto interministeriale Deggendorf non trovava corrispondenza con i dati registrati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.

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