Fondo Perseo svantaggi: quali sono? Come scegliere se aderirvi o no?

Il Fondo Perseo è un fondo della previdenza complementare che si rivolge ai dipendenti della Sanità e della Pubblica Amministrazione. Aderirvi o meno, dunque, è una scelta facoltativa, proprio perché si tratta di un Fondo Pensione Complementare Nazionale, che, come tutti, ha vantaggi e svantaggi. Dato che poche persone, però, vi hanno aderito, è necessario guardare principalmente agli svantaggi per capire se aderirvi possa convenire o meno.

Gli svantaggi del Fondo Perseo

Il Fondo Perseo è costituito da due comparti d’investimento differenziati per grado di rischio/rendimento ovvero il Comparto Garantito e il Comparto Bilanciato. Nonostante esso offra due opportunità diverse, lo ripetiamo, il numero di persone che ha scelto di aderire a questo fondo è esiguo, specialmente se consideriamo il suo potenziale bacino. Viene spontaneo chiedersi come mai così pochi individui abbiano deciso di aderire al Fondo Perseo e la risposta sembra essere proprio nel fatto che tale fondo pare avere anche alcuni svantaggi oltre che vantaggi. Il principale è che sia la rendita sia il capitale investito rischiano di essere vittime delle incertezze che caratterizzano il mercato finanziario e quindi, nonostante il Fondo Perseo abbia una “formula di garanzia”, la possibilità che qualcosa vada perduto non è poi così remota. Online si reperiscono, inoltre, informazioni riguardo a quelle che vengono valutate come “criticità già rilevate” all’interno del Fondo Perseo.

Aderire al Fondo Perseo sì o no?

Proprio perché il Fondo Perseo sembra avere anche dei punti di forza, più di una persona si pone la famosa domanda: aderirvi sì o no? Premesso che in questi ambiti non possono mai esserci totali sicurezze, e che ognuno deve guardare alla propria situazione personale e finanziaria (e non aderire o meno perché l’ha fatto il collega o l’amico) tra i vantaggi di questo fondo c’è sicuramente come, effettuando un versamento al Fondo Pensione Sirio, oltre al Tfr, con un contributo equivalente all’1% della retribuzione utile al calcolo del Tfr, il datore di lavoro del dipendente pubblico sarà obbligato a versare un ulteriore 1%. Se la retribuzione di questo lavoratore è pari a 25.000 Euro, quindi, il suo datore di lavoro dovrà versare 250 Euro.

Nonostante questo punto di forza, lo scarso numero di adesioni al Fondo Perseo fa tentennare molte persone e, se è vero che è possibile trovare dei consigli online o anche delle “dritte da parte degli esperti”, è anche vero che l’unico modo per non correre rischi inutili e non fare “buchi nell’acqua” è proprio quello di rivolgersi a un professionista esperto per un’attenta analisi della propria situazione finanziaria e previdenziale.

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