Lo strano caso dei tre mutui di Renzi

E’ certo che in un periodo storico come questo, anche l’economia ne risenta. La crisi economica ha reso difficile qualsiasi movimento monetario, soprattutto per quello che riguarda i mutui. Le banche sono restie a concederli se non con mille garanzie e accordi su accordi.

Ma come mai il premier, invece, ha beneficiato di tre mutui in 8 anni nonostante i suoi redditi non giustificassero tali somme?

Ebbene sì, Renzi è stato fortunato, perchè ha sempre incontrato banche ben disposte, amici e parenti che gli rendessero la cosa più semplice che ai comuni mortali.

Così, dal 2004 al 2009 Renzi, grazie allo zio, cugino del padre Renzo Renzi, dirigente della Cassa di risparmio di Firenze, ha acceso due mutui per la cifra complessiva di 460 mila euro.

Il primo viene stipulato nell’ottobre del 2004, a garanzia, viene fissata, sull’immobile comprato, un’ipoteca di 600 mila euro. La rata mensile del mutuo è di 1600 euro.

Poco dopo, nel dicembre 2009, lo zio concede al nipote un ulteriore credito di 160 mila euro, con una rata di 2500 euro mensili per 25 anni. E così abbiamo raggiunto i 3300 euro al mese.

Tutti si chiedono: ma come farà con tre figli e una moglie insegnante precaria?

In barba a tutti, i Renzi non contenti accendono un altro mutuo venticinquennale nel novmbre 2012, il terzo, la cui rata mensile è di 1850 euro, che sommati ai 2500 si arriva a 4300 euro.

Davvero curioso, visto che il suo stipendio di allora era di 4500 euro netti.

Prima o poi ce lo spiegherà. A qualsiasi altra persona tutto questo sarebbe stato negato.

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