Il trading online è un universo finanziario affascinante, caratterizzato da tante di quelle peculiarità tecniche e nozionistiche che definirlo lineare sarebbe eufemistico. Il motivo dietro questa considerazione risiede nel fatto che la stessa essenza del trading online, incentrata su un’anima di carattere puramente finanziario, è soggetta ad una volatilità economica senza pari generata non solo dagli strumenti finanziari che lo compongono (ovvero opzioni binarie, CFD, azioni e molto ancora), ma anche da un determinato numero di decisioni strategiche di livello politico ed economico la cui finalità principale è rivoluzionare gli andamenti degli asset coinvolti tramite apposite piattaforme di trading.
L’ultima decisione in tal senso riguarda le affermazioni di Draghi in merito al quantitative easing europeo, il quale è destinato ad un inesorabile aumento che spingerà gli investitori di tutto il mondo a rivedere i propri piani d’azione. Revisioni che, al momento, si sono manifestate mediante una massiccia vendita di gran parte dei loro pacchetti azionari determinando, così, una chiusura negativa dell’ultima settimana borsistica. Per quanto l’approccio possa sembrare abbastanza controproducente, c’è da tenere conto il fatto che le cosiddette “reazioni di pancia” sono all’ordine del giorno in un ambito puramente finanziario, ed è giusto che si approntino le dovute contromisure per non scatenare un preoccupante effetto domino.
Alla realizzazione di questo compito, possono contribuire due indici molto importanti per l’orientamento previsionale all’interno del mondo del trading on line e che, molto probabilmente, produrranno i loro primi effetti subito dopo le decisioni della Fed. Gli indici in questione sono l’americano S&P500 e il tedesco Dax, due indicatori estremamente profondi nel definire un certo tipo di trend azionario e che, di conseguenza, non lasciano nulla al caso per evitare che il trader si senta particolarmente svantaggiato. Quindi, sebbene i primi effetti della BCE siano stati sostanzialmente negativi, il ricorso agli indici S&P500 e Dax può dare una grossa mano alla ripresa dell’intero quadro generale.
Volendo approfondire gli attuali andamenti dei suddetti indici, si nota che i loro grafici stanno attraversando un momento di leggera flessione dovuta alle decisioni di cui si è parlato poc’anzi. Tuttavia, i segnali di ripresa sono ben più che evidenti, e portatori di un sano ottimismo finanziario.
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