Se per l’apertura di un conto corrente le banche incentivano con bonus e offerte lo stesso non si può dire se dobbiamo invece chiuderlo. Ma quanto costa chiudere un conto corrente? Con l’introduzione del Decreto Legge Bersani per fortuna il cliente che vuole chiudere un conto corrente non deve sostenere le spese eccessive che invece una volta scoraggiavano nell’effettuare l’operazione di chiusura. Oggi invece gli istituti di credito non possono addebitare ai propri clienti le spese aggiuntive per chiudere il conto. Infatti, chi è titolare di un conto può chiederne in qualsiasi momento la chiusura senza dare alcuna spiegazione alla banca.
Spese chiusura conto quasi pari a zero
Grazie alla nuova legge quindi è possibile affermare che oggi possiamo chiudere un conto corrente addirittura con costi quasi pari a zero. Il termine “quasi” indica che le uniche spese da sostenere sono una quota del canone, dove è previsto, ed una quota dell’imposta di bollo, generalmente prevista nella maggior parte dei conti correnti. Queste spese non sono però da considerare come spese di chiusura, ma riguardano invece l’utilizzo del conto sino al momento in cui si decide di chiuderlo. Le spese da pagare sono inerenti al periodo fino al quale il conto viene utilizzato e anche bollo e canone vengono calcolati ripartendo i termini di durata, senza ulteriori spese né costi aggiuntivi.
Spese chiusura di un conto corrente online
Per quanto riguarda la chiusura di un conto corrente online, la procedura è pressoché identica, cambia solo il fatto che tutta la documentazione dovrà essere inviata tramite fax o email. I costi vengono gestiti nella stessa maniera di un conto tradizionale e anche qui non viene addebitata alcuna spesa ulteriore all’utilizzo del conto, tranne che il pagamento del canone e l’imposta di bollo fino al periodo in cui il cliente ha usufruito del conto corrente.
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