Con il Forex si possono effettuare operazioni di compra-vendita sulle coppie valutarie con l’intento di realizzare dei profitti. A questo scopo, occorre utilizzare dei metodi finalizzati al rendimento del capitale investito, e qui ne illustreremo alcuni tra i più efficaci.
Tutti conoscono il principio valido nei mercati azionari, secondo il quale si deve “comprare basso e vendere alto”. Nel gergo del Forex, questa strategia prende il nome di “posizione lunga” e può essere utilizzata in fasi di contrattazione valutaria dove le coppie dimostrano una spiccata volatilità, od in presenza di un trend rialzista nel medio periodo. Il metodo consiste nel acquistare valuta ad un a determinata quotazione e rivenderla quando il prezzo raggiunge un valore più elevato, guadagnando dalla differenza così generata, come nell’esempio fornito qui di seguito.
Ipotizziamo di avere a disposizione 100 dollari USA nel nostro account e di voler impiegare l’intera somma nel cross EUR/USD, quotato 1,0568. Scambiando i 100 dollari a questa quotazione, otterremo 94,63 euro. Immaginiamo che il valore della coppia salga dopo alcuni giorni, per cui avremo EUR/USD = 1,0872. Si tratta del momento giusto per scambiare nuovamente il nostro capitale (94,63*1,0872), ottenendo 102,88 dollari e realizzando un profitto di 2,88 $.
Ora, 2 dollari e 88 centesimi sono un buon guadagno, ma sicuramente non potremo comprarci nient’altro che un sandwich. Ecco allora una seconda strategia forex che possiamo usare per ottenere dei rendimenti più consistenti: la leva finanziaria. Questo strumento ci consente di amplificare le opportunità di guadagno con le nostre operazioni senza dover necessariamente impiegare importi ingenti. Continuiamo con il nostro esempio precedente. Investendo 100 $, abbiamo realizzato un guadagno, tuttavia questo è stato piuttosto ridotto. Impostando una leva di 100:1 avremo potuto guadagnare 100 volte tanto, quindi ben 288 dollari. Avremo tuttavia dovuto mettere in conto il rischio di andare incontro ad una perdita anch’essa “amplificata” in maniera proporzionale alla leva, ed è per questo che il broker ci avrebbe richiesto un cosiddetto “margine”, ossia una somma del nostro deposito che sarebbe stata bloccata per coprirsi in caso di un’eventuale perdita. Nel nostro caso, il margine richiesto sarebbe stato pari a 105,68 dollari, ossia il valore iniziale della quotazione EUR/USD (1,0568) moltiplicato per 10000 (ossia il lotto richiesto) e il fattore di 0,01, determinato dall’entità della leva di 100:1.
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