Debiti in discesa, occasioni d’investimento, Pil in ascesa e tasse in calo, questo sembra preannunciare la tanto chiacchierata e ormai imminente Legge di Stabilità 2016 elaborata dal Governo Renzi.
Cominciamo dall’imposta sul bene primario dei cittadini: la Tasi sulla prima casa. Verra’ abolita sia per l’immobile primario che per gli annessi da piccole strutture come box/garage. Pagheranno invece la Tasi i proprietari di beni immobili di lusso, fissata sullo 0.4 % standard mentre finora veniva parametrata dagli enti comunali all’interno di un range che oscillava tra lo 0,2 e lo 0,6%. Per i proprietari di piu’ immobili arriva pero’ il controbilanciamento: vero che non pagheranno piu’ l’imposta sulla prima casa, ma sulla seconda abitazione pesera’, in alcune citta’ come Milano, il surplus dell’otto per mille.Abolizione anche della tassa sui fondi agricoli ma in questo caso la disposizione sara’ attuata solo in parte ed e’ comunque sempre caratterizzata da incessanti polemiche sulla sua possibile natura costituzionalmente dubbia, ancora in via di accertamento.
Ma eliminando la Tasi sulla prima casa, come si risolverà l’atavico problema, gia’ verificatosi sotto altri Governi, delle conseguenti voragini che si spalancano per i Comuni? Da sottolineare che stiamo parlando di una somma complessiva che si aggira sui 5 miliardi di euro. L’Esecutivo Renzi sembra avere la soluzione, sulla quale ovviamente sara’ necessario un riscontro fattivo nei prossimi mesi: questi 5 miliardi pare saranno conferiti dallo stesso Governo agli enti in questione in modo che non debbano ricorrere all’incremento di altre tasse locali.
Sempre in ambito immobiliare, si prevedono finalmente misure e progetti specifici di manutenzione per la abitazioni popolari in attesa di una svolta del genere da quasi dieci anni. Confermata, inoltre, in caso di operazioni di ristrutturazione, la facolta’ di detrazione del 50 % delle uscite Irpef, misura gia’ in vigore. A ciò, verra’ affiancata maggiore promozione e diffusione dei sistemi d’efficienza e di risparmio energetici, continuando ad usufruire della detrazione del 65% per i successivi 12 mesi.
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