Veniamo alla questione degli 80 euro in busta paga stanziati dal Governo per chi lavora o è in cassa integrazione e ha un reddito che non supera i 24.000 euro all’anno.
A questo punto la domanda è lecita: anche chi lavora come colf o badante ha diritto a questa somma?
Innanzitutto, facciamo un po’ di chiarezza per tutti.
Con la Legge di Stabilità, lo Stato ha reso permanente il bonus di 80 euro in busta paga, che spetta a dipendenti, lavoratori a progetto e a chi si trova in cassa integrazione. Non ne hanno diritto, invece, i pensionati e i lavoratori autonomi.
Il totale è di 960 euro l’anno per chi ha un reddito compreso fra gli 8.000 e i 24.000 euro.
Per chi, invece, raggiunge una quota tra 24.000 e 26.000 usufruirà di circa 480 euro all’anno.
Molto importante: per ricevere questo bonus non occorre presentare nessuna domanda, perchè lo Stato li fa accreditare in automatico in busta paga, in base al reddito dichiarato.
Nel caso in particolare, tutte le colf e badanti hanno diritto al bonus, però lo possono ottenere solo l’anno successivo alla prima dichiarazione dei redditi.
Il credito calcolato potrà, in compenso, essere usato per pagare le tasse.
Per capire come muoversi in questo mare di burocrazia è bene affidarsi ad un intermediario autorizzato, un commercialista o puoi rivolgerti al Caf d’appartenenza dopo aver steso la dichiarazione dei redditi con il patronato Inca Cgil della propria città.
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