Sono giorni di gran fervore, sul fronte economico, per la Cina. Il colosso asiatico è infatti in sorprendente recessione in seguito al boom speculativo dei mesi scorsi, sebbene diversi segni di un’immediata ripresa appaiano all’orizzonte. Tra questi il mercato delle aste e delle compravendite on-line ha saputo dare un’importante spinta all’economia, come dimostrano i dati del recente Single Day. Appuntamento imprescindibile per i fruitori di internet, il “giorno dei single” (che si tiene ogni 11 novembre dell’anno) è l’occasione per il sito Alibaba di incrementare a dismisura il proprio fatturato, fino a toccare cifre d’acquisto davvero esorbitanti. In soli 12 minuti e pochi secondi il portale di e-commerce ha infatti raggiunto i 10 miliardi di yuan (1,57 miliardi di dollari circa) in termini di vendite, polverizzando il precedente record, fermo a 38 minuti.
Chi ne giova, come scritto, è non solo il titolare del sito, il milionario Jack Ma, ma anche e soprattutto il Governo cinese, il quale, orgoglioso della popolarità riscontrata, ha subito fatto i complimenti all’inventore, sfruttando l’occasione per confermare il proprio piano economico per i prossimi anni, basato sull’espansione dei consumi interni.
C’è da dire, che l’iniziativa di relegare ad un unico giorno super-offerte, che potessero interessare i cittadini meno abbienti, era già stata brevettata in America, per la quale al Single Day corrisponde il Cyber Monday, ove è possibile trovare oggetti d’elettronica a prezzi ultra-concorrenziali.
Nato dunque come giorno goliardico, per ironizzare su coloro i quali non possedessero un partner per cui fare acquisti, il Single Day è oggi un momento chiave per l’intera economia asiatica, abile nello sfruttare ogni possibilità che la tecnologia ha da offrirgli.
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